27Set
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Molto più che una questione di duro lavoro. Storia di Hasna

Hasna ha 33 anni, vive a Herat e ha iniziato a fare sartoria quando aveva 15 anni. Durante il governo repubblicano, aveva un negozio nel mercato femminile di Herat. Una volta messi da parte abbastanza soldi per poter assumere altre donne, ha avviato una vera impresa di sartoria (…)

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19Set
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Sopravvivere vendendo cosmetici in Afghanistan. Storia di Laila

Laila ha 25 anni, vive a Kabul e ha iniziato a lavorare dopo aver frequentato i corsi di formazione professionale di NOVE in sviluppo aziendale.
6 mesi fa, ha avviato un negozio online di prodotti cosmetici e di bellezza per donne. Vende prodotti sia afghani che stranieri ed è anche una grossista che fornisce prodotti di bellezza a alcuni negozi nei mercati di Kabul (…)

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15Set
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Un nuovo inizio. Storia di Nisar

Nisar ha dodici anni e da ormai un anno e mezzo vive nell’orfanotrofio di Kapisa . Suo padre è morto 9 anni fa, 2 anni fa, a causa di una grave malattia, ha perso anche la mamma. La sorella maggiore, di 20 anni, si è sposata e si è trasferita in Iran. Alla morte della mamma, Nisar e sua sorella Behista di 13 anni, si sono trasferiti dallo zio, l’unico parente rimasto (…)

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04Set
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Mi sembrava che una lama mi avesse trafitto l’anima. Storia di Nabila.

Avevo un lavoro non molto remunerativo, mia suocera e mio marito riuscivano a fare dei lavori saltuari, unendo i proventi riuscivamo ad andare avanti. Dopo l’arrivo dei talebani la crisi è diventata sempre più grave, i prezzi sono diventati sempre più alti e il lavoro è iniziato a mancare. Io ho perso il mio impiego e i lavori, sempre più saltuari, non bastavano a mantenerci (…)

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01Set
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Una vita lontana da preoccupazioni e povertà. Storia di Rustam

Rustam ha 9 anni e un fratello più piccolo, Omer, di 7 anni. Fino ad agosto 2021, entrambi vivevano con la madre e il padre. Dopo l’instaurazione del regime talebano, però, il padre ha sviluppato una tossicodipendenza, ha abbandonato la sua famiglia e non è più tornato a casa. Ancora oggi non sanno dove si trovi e se sia ancora vivo (…)

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30Ago
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Lottare per la vita sempre. Storia di M. e di sua mamma N.

Quando, ad agosto 2021, i talebani riprendono il potere, chi può cerca di scappare e di arrivare in fretta in aeroporto con la speranza di poter salire sul primo volo umanitario. N. è una donna colta, lavora nell’ambito internazionale e ha in grembo una figlia che dovrebbe nascere a giorni; se dovessero rimanere in Afghanistan la loro stessa sopravvivenza sarebbe a rischio (…)

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24Ago
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Catapultate in un nuovo mondo. Storia di S. e H.

S. e H. sono sorelle e sono state evacuate dall’Afghanistan due anni fa con i genitori e le tre sorelle neo-maggiorenni. In Afghanistan avevano un tenore di vita privilegiata, soprattutto grazie al padre e al ruolo che ricopriva. Le ragazze più grandi frequentavano l’università, le bambine frequentavano la scuola e avevano una vita piena di amici, familiari, attività (…)

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14Giu
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Cos’è lo Zanshin Tech, l’arte marziale che insegna a difendersi dalle aggressioni nel mondo digitale

Lo Zanshin Tech è un’arte marziale digitale che attraverso attività pratiche svolte in presenza o online, permette a giovani e adulti di apprendere tecniche e strategie finalizzate a difendersi da qualsiasi aggressione nel mondo digitale: cyberbullismo, truffe, phishing, adescamento, ecc. Nello Zanshin Tech insegniamo a diventare “guerrieri digitali”: competenti, educati al rispetto e sempre pronti ad aiutare il prossimo nel momento del bisogno (…)

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08Giu
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Storia di Mohammadullah. Il diritto di sognare

Mohammadullah nasce nella provincia di Wardak, a sud di Kabul, è di etnia pashtun. Dal 1992, per una scheggia che lo ferisce alla schiena, perde l’uso delle gambe. Con le scuole inaccessibili a chi è in carrozzina, impara solo a leggere e scrivere. Per aiutare la famiglia, ripara biciclette, forature per lo più, e passa il tempo nel negozietto del padre, un rigattiere. Silenzioso e mite, sembra non avere ambizioni, rassegnato. Invece vorrebbe un negozio vero, dove fare l’imprenditore, incontrare gente, sentirsi parte del mondo. (…)

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