Sport e comunità

La testimonianza di Carla, che insieme ai sui figli partecipa al progetto Sport4Equality

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Carla è mamma di 4 ragazzi e ragazze. Tutti i suoi figli partecipano al progetto di Sport4Equality, tranne Elena, la più grande, che ha partecipato solo l’anno scorso perché ora è diventata maggiorenne.

I maschi praticano atletica leggera, mentre Elena pratica Judo.

La sua è una famiglia monoparentale e gestire i 4 figli per Carla è stancante, mentalmente e fisicamente. I suoi figli sono dislessici e con l’inizio delle superiori hanno dovuto faticare molto per non perdere il passo. Il figlio più piccolo, Moises è stato anche seguito da un tutor.

Nonostante Carla non abbia mai praticato sport, perché nel suo paese per farlo a livello agonistico “bisogna avere i soldi”, non ha permesso ai figli di rinunciare alle attività sportive.

 

La scuola è importantissima ma due giorni a settimana vanno dedicati allo sport per sfogarsi, scaricarsi, lo sport li aiuta nell’autostima. Alcuni giorni è più difficile, bisogna organizzarsi, mangiare velocemente e si ha meno tempo a disposizione per le altre cose, ma sono consapevole di quanto lo sport li stia aiutando sia psicologicamente che fisicamente.

 

Carla ci spiega come il progetto stia avendo un forte impatto positivo sulla crescita dei suoi figli. Moises, il figlio più piccolo, che – come dice Carla – soffre anche di un complesso di inferiorità rispetto ai suoi coetanei, con lo sport riesce a sfogarsi, a scaricare lo stress, e ha anche trovato un gruppo di amici con cui si sente a suo agio e supportato. Invece l’altro figlio, Josue, con l’attività sportiva si è trasformato, è diventato un’altra persona. Ha capito di essere bravo in qualcosa e questo gli ha permesso di abbassare le sue corazze.

 

Carla partecipa attivamente anche ai laboratori dedicati ai genitori di contrasto al cyberbullismo.

 

Sto affrontando il tema per la prima volta e mi sembra molto utile oltre che interessante. Mi sono trovata a discutere in modo pratico di temi e problemi che ho vissuto con i miei figli, e questo mi ha fatto rendere conto di essere parte di una comunità nella quale posso trovare sostegno.

 

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