Bambini invisibili
I bambini in Afghanistan rappresentano il 48,5% della popolazione, circa 20 milioni (UN, 2022). 13,1 milioni di minori afghani in questo momento hanno bisogno di assistenza umanitaria. Fra i bambini sotto i 5 anni, uno su due soffre di malnutrizione grave (UNICEF, 2023). Per la mancanza di servizi di base si stima che nel 2022 siano morti ogni giorno 212 bambini.
Con 620,4 decessi ogni 100mila nati vivi, l’Afghanistan ha inoltre uno dei tassi di mortalità materna più alti al mondo (Report Nati per morire. L’indice del rischio di mortalità mamma‐bambino di Save the Children Italia).
Con i nostri progetti sosteniamo le famiglie con attività di emergenza e sviluppo. Dal 2012 abbiamo dedicato questo progetto all’assistenza diretta di minori che vivono in orfanotrofi e case-famiglia.
Dal 2012 al 2019, abbiamo sostenuto minori di diverse etnie, vittime di traumi, accolti a Kabul da House of Flowers, unica casa-famiglia afghana ad adottare il metodo Montessori. Il metodo educativo e l’utilizzo di giochi ed arte a scopo terapeutico hanno aiutato i bambini a recuperare l’equilibrio psico-emotivo e a prepararsi alla vita. Un metodo olistico che ha dato frutti straordinari, facendo riconquistare serenità, allegria e fiducia in se stessi a bambini che la vita ha messo a dura prova.
Nel 2022, abbiamo contribuito alle spese della casa-famiglia Window of Hope di Kabul, che ospita 25 bambini con disabilità intellettuali e fisiche; e avviato l’attivazione e il sostegno degli orfanotrofi pubblici maschili e femminili di Kapisa.
Afghanistan – Kabul e Kapisa.
Inizio attività: 2012- in corso
DONATORI: Only the Brave Foundation.
PARTNER OPERATIVI: Ministero del Lavoro e degli Affari Sociali dell’Emirato Islamico d’Afghanistan.
Importo speso per la realizzazione del progetto
€ 664,00 ANNO 2020
€ 15.969,28 ANNO 2022
€ 39.434,00 ANNO 2023
L’unica speranza per il futuro . Storia di Khalid
Khalid è un bambino di 7 anni. Ha due fratelli di 15 e 7 anni e una sorella di 12. Sua madre è una casalinga, suo padre un agente di polizia. Khalid e la sua famiglia avevano una vita prospera e felice, una vita normale. Poi una bomba ha colpito proprio la strada dove il padre di Khalid era di pattuglia. L’uomo è morto, e per la sua famiglia è iniziata una vita diversa (…)
Un nuovo inizio. Storia di Nisar
Nisar ha dodici anni e da ormai un anno e mezzo vive nell’orfanotrofio di Kapisa . Suo padre è morto 9 anni fa, 2 anni fa, a causa di una grave malattia, ha perso anche la mamma. La sorella maggiore, di 20 anni, si è sposata e si è trasferita in Iran. Alla morte della mamma, Nisar e sua sorella Behista di 13 anni, si sono trasferiti dallo zio, l’unico parente rimasto (…)
Una vita lontana da preoccupazioni e povertà. Storia di Rustam
Rustam ha 9 anni e un fratello più piccolo, Omer, di 7 anni. Fino ad agosto 2021, entrambi vivevano con la madre e il padre. Dopo l’instaurazione del regime talebano, però, il padre ha sviluppato una tossicodipendenza, ha abbandonato la sua famiglia e non è più tornato a casa. Ancora oggi non sanno dove si trovi e se sia ancora vivo (…)
Una speranza per i sogni. Storia di Mirwais
Mirwais, dodicenne, è nell’orfanotrofio di Kapisa da qualche anno. Suo padre è stato ucciso mentre combatteva contro i talebani. Un anno dopo anche la madre è morta a causa di una malattia, che Mirwais chiama “la malattia degli occhi gialli”, probabilmente una forma di epatite. Così descrive il suo stato familiare: “Mio padre è morto per la guerra, mia madre per la malattia, perciò sono senza padre e senza madre” (…)