Ancora un terremoto colpisce l’Afghanistan
Due mesi dopo il sisma che ha causato la morte di oltre 2.000 persone nelle aree orientali del Pease, nuove scosse, di magnitudo 6.3, hanno colpito le province settentrionali nelle prime ore di lunedì 3 novembre, causando almeno 20 vittime e 320 feriti. L’epicentro è stato nella provincia di Samangan, a un’ora dalla città settentrionale di Mazar-e-Sharif, ma forti scosse sono state avvertite anche nella capitale, Kabul, e perfino in Pakistan. Danneggiata anche la storica Moschea Blu, un sito dalla storia secolare tra i più importanti e frequentati del Paese. Le persone sono state costrette a fuggire dalle proprie case nel cuore della notte.
All’alba, il mio primo pensiero — dopo essermi assicurata che la mia famiglia stesse bene — è andato alla mia attività. Sono corsa a vedere la piccola stanza che avevo costruito per produrre assorbenti sanitari: le pareti erano segnate da crepe profonde, tutto era sottosopra. Ho chiamato il mio staff, abbiamo pulito e, nonostante i danni e la paura, abbiamo ricominciato a lavorare in quella stanza mezza distrutta. Altri sonos tati più sfortunati.
Nasrin Mawlani, Fondatrice di Safa Pads e vincitrice del Women Business Prize 2025
«Siamo profondamente colpiti dal coraggio e dalla determinazione di questa donna – interviene Livia Maurizi, direttrice di NOVE Caring Humans -. Nonostante la paura, la fragilità dopo l’operazione e i danni subiti, ha trovato la forza di proteggere la sua famiglia e, all’alba, di tornare al lavoro per non fermare ciò che sostiene lei e la sua comunità. L’Afghanistan oggi è un’emergenza nell’emergenza: terremoti, bombardamenti e crisi quotidiane schiacciano milioni di vite. Servono sostegno e attenzione immediata, per non lasciare sole le donne che ogni giorno resistono e ricostruiscono tra le macerie».
Il disastro
Tra il 31 agosto e il primo settembre, un altro sisma di magnitudo 6.0 ha colpito il Paese, uccidendo più di 2.000 persone nelle province di Kunar, Nangarhar e Laghman. Il devastante terremoto ha distrutto o gravemente danneggiato quasi 7.000 case; intere comunità vivono ancora all’aperto, senza rifugi né accesso a beni essenziali. Migliaia di bambini e famiglie si preparano ad affrontare un inverno gelido in tende, nei campi o vicino alle rovine delle loro abitazioni.
Decine di migliaia di animali, risorsa vitale per la sopravvivenza delle famiglie, sono andati persi sotto le macerie. Senza bestiame, vengono compromessi l’accesso al cibo, la sicurezza economica e l’autosufficienza delle comunità rurali. La perdita di questo patrimonio agricolo, già fragile, si somma agli effetti devastanti della crisi climatica, che colpisce duramente la regione.

L’impegno di NOVE Caring Humans
NOVE Caring Humans è una delle poche ONG internazionali operative stabilmente in Afghanistan. Il nostro team locale è attivo senza interruzioni: documenta i bisogni, coordina le comunità, raccoglie dati sulle perdite e collabora con le autorità locali per preparare la risposta a medio-lungo termine.
La ricostruzione richiederà mesi e un impegno economico enorme.
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