Prossimi Cittadini
Il progetto è volto alla protezione e all’inclusione socioeconomica di rifugiati – richiedenti protezione internazionale e minori non accompagnati afghani, giunti in Italia dopo il cambio di regime dell’agosto 2021, non inseriti all’interno del circuito di accoglienza CAS / SAI e privi di mezzi di sussistenza.
Prossimi Cittadini è incentrato sia sulla prima che sulla seconda accoglienza in Italia. Nella prima fase di ingresso nel territorio, nelle zone di arrivo e di transito, il progetto fornisce orientamento e informativa socio-legale. L’obiettivo è quello di garantire una giusta protezione e la piena tutela dei diritti dei richiedenti nelle diverse fasi della procedura d’asilo e poi del ricongiungimento familiare, con il supporto nella raccolta dei documenti necessari, oltre a garantire ai cittadini afghani l’accesso a servizi qualificati.
La fase successiva consiste in un’attività di accompagnamento sociale ad hoc tesa all’avvio di percorsi di inclusione socio economica, partendo da una analisi dei bisogni sia del singolo che del nucleo familiare. Concretamente l’intervento consiste nell’erogazione di contributi in ambito formazione, lavoro ed istruzione, ad esempio con borse di studio; in contributi e servizi a supporto della famiglia e della salute; oltre a contributi nell’area alloggiativa.
In aggiunta, Prossimi cittadini fornisce un sostegno mirato alla rappresentatività della diaspora afghana, con misure di empowerment rivolte ai singoli e alle associazioni di rifugiati.
Il progetto è operativo in due aree strategiche del territorio italiano: nella provincia di Trieste, punto di frontiera nord-orientale interessato dall’ingresso di migliaia di richiedenti provenienti dall’Afghanistan e bisognosi di protezione internazionale; a Roma e Provincia, dove molti di essi confluiscono attirati da prospettive di integrazione.
Una delle chiavi del successo di Prossimi Cittadini è la rete tra partner qualificati nelle varie aree di intervento e nei territori coinvolti. Il soggetto capofila è il Consiglio Italiano per i Rifugiati (CIR), patrocinato dalla Delegazione Italiana dell’UNHCR (Agenzia Onu per i Rifugiati).
NOVE si occupa in particolare, in partenariato con CIR, di interventi di inclusione socio-economica sul territorio di Roma e Provincia. Nell’area lavoro si concentra sulla riqualificazione professionale di donne afghane, che include il riconoscimento di titoli di studio e l’attivazione di tirocini formativi e corsi professionalizzanti. Sempre con CIR e con gli altri partner –Fondazione Caritas di Trieste e Cooperativa Lybra Onlus – NOVE svolge interventi di supporto ai nuclei familiari, nonché attività di empowerment mirate all’acquisizione di competenze utili per promuovere un ruolo attivo della comunità afghana nella programmazione di interventi di protezione.
Italia – inizio attività ottobre 2023. Durata 18 mesi
DONATORE: 8×1000 della Presidenza del Consiglio dei Ministri