Letture consigliate

816n7YkwbmL._SY466_
71uJ8xIIEjL._SY466_
61ya8lAeS9L._SY466_
81Ku7uwInJL._SY466_
Progetto senza titolo (85)
815+oxN6uTL._SY466_
717sRSbQ3BL._SY466_
71-0DpiU0sL._SY466_
81z3A6gurRL._SY466_
51sW3lA-HWL._SY445_SX342_
Progetto senza titolo (86)
Immagine WhatsApp 2023-10-27 ore 14.02.26_d1d0e129
Progetto senza titolo (87)
51RRLPsBeUL._SY445_SX342_
71mswZXUMDL._SY466_
9788894926507_0_536_0_75
9788831555388_0_536_0_75
41pP7AQ85wL._SY445_SX342_
71IlhnPazmL._SY466_
41o9h6YW1QL._SY445_SX342_
9788865165041_0_536_0_75 (1)

Le guerre delle donne

Emanuela Zuccalà

L’abito bianco di Hope che cancella la sua schiavitù. Gli occhi allungati di Agnèse che fendono le tenebre di un conflitto cruento. Il grido di Lucy che abbatte l’omertà su un crimine di Stato. Trenta donne. Trenta voci dall’Africa al Brasile fino all’Europa, unite nel dire no alle ingiustizie e alla violenza. In un intreccio di reportage giornalistico e colloquio intimo, le loro storie toccano i nodi più cruciali dei diritti femminili violati, regalandoci ritratti profondamente rivoluzionari e indimenticabili.

“Se vuoi la pace, conosci la guerra. Un libro per ragazze e ragazzi"

Nico Piro

Che cos’è la guerra? Con che cosa si fa? Perché? A chi conviene? Ma se è la cosa più brutta che c’è, perché gli esseri umani continuano a combattere fra loro? Nico Piro, che di guerre ne ha viste tante perché di mestiere fa l’inviato speciale del TG3, ha provato a rispondere a queste domande (e a molte altre ancora) per aiutare ragazzi e ragazze, ma anche parenti e insegnanti, a capire meglio quello che succede nel mondo e di cui tanto sentiamo parlare ogni giorno. E per dare a tutti noi gli strumenti che ci permetteranno, nel nostro piccolo, di diffondere sempre di più la cultura della pace. La pace, che è l’unica salvezza per il mondo. Età di lettura: da 6 anni.

Il coraggio di ripartire. Fallire, crescere, ripartire

Fiorella Pallas, a cura di Giulia Reina

Il libro documenta attraverso testimonianze in prima persona la filosofia ed il lavoro di 100.000 Ripartenze, la prima associazione italiana (APS) nata per trasformare l’insuccesso in rinascita imprenditoriale e professionale. L’associazione vuole contrastare gli effetti dell’emergenza economica creata dalla moltitudine di chiusure aziendali e perdite di posti di lavoro, una frattura profonda nello scheletro produttivo italiano. Per farlo ha creato una task force di coach, mentors e specialisti, che sostiene ed accompagna gratuitamente imprenditori e professionisti nel rientrare nel mondo del lavoro dopo aver affrontato un fallimento o uno stallo. Un libro che dona fiducia e speranza nel domani.

Il Bagaglio. Storie e numeri del fenomeno dei migranti minori non accompagnati

Luca Attanasio

Un libro-inchiesta che fa luce sui migranti minorenni non accompagnati giunti in Italia senza un genitore, un parente, un adulto di riferimento. Dal 2011 in poi sono sempre più numerosi, oggi in oltre 23 mila. L’autore ha optato per un approccio umano – quello della narrazione di micro storie – prima che giornalistico, unito a une serie di dati, analisi, interviste ai giovani migranti, operatori, esperti, forze di polizia, organismi di accoglienza e identificazione. Una fotografia d’insieme che aiuta a inquadrare il fenomeno e incoraggia un sano dibattito.

Mal di Libia. I miei giorni sul fronte del Mediterraneo

Nancy Porsia

Il racconto dalla prima linea dell’unica giornalista italiana rimasta di base in Libia dopo la primavera araba del 2011, per far conoscere un paese che, in qualche modo, sarebbe diventato anche il suo. Documenta in presa diretta i grandi intrecci della politica, tra colpi di stato e interferenze dei servizi, la guerra civile, le dinamiche complesse tra rivoluzionari e nostalgici gheddafiani, e poi la tragedia epocale delle migrazioni. Un libro coraggioso che ci accompagna a scoprire un popolo contraddittorio ma spesso incompreso, lontano dalla narrazione dei media mainstream, e insieme ci offre uno sguardo onesto sulla sua vita: cosa vuol dire fare la frontline quando si è donna e madre? Cosa vuol dire avere un legame indissolubile con una terra pericolosa per la propria sicurezza? E soprattutto, qual è il costo di una voce libera e indipendente?

Woman Pride - Venti interviste che testimoniano coraggio, visione e talento delle donne

Fiorella Carollo

Woman Pride è un progetto lanciato da Donna Reporter, diventato libro, in un percorso fatto di gesti generosi da parte di tante, in primis le stesse intervistate che hanno accettato con gioia e disponibilità di farne parte. Sono le impavide giornaliste che indagano nelle pieghe del sistema politico, del malaffare, dei conflitti dimenticati e che non si ricompongono. Sono le empatiche, coraggiose, corrispondenti di guerra, schierate dalla parte delle vittime, che ne riscrivono la narrazione nella migliore tradizione delle grandi corrispondenti del 900. Le attiviste visionarie che propongono nuove vie, costruiscono reti d’informazione transnazionali, reti di mutuo-aiuto; che ci mostrano i percorsi per fare pace con la terra. Le ecofemministe che si battono in difesa dei diritti umani, diritti della terra e diritti delle genti che vi abitano.

Frontiera Amazzonia

Lucia Capuzzi, Stefania Falasca

Oro, petrolio, rame, legname, coltivazioni intensive. Le sfavillanti ricchezze dell’Amazzonia oggi sembrano assumere i colori tetri della sua rovina. Lo sfruttamento dei beni naturali in quell’area del pianeta causa una spoliazione drammatica delle sue risorse che interessa – letteralmente – tutto il mondo: ogni cinque bicchieri d’acqua che beviamo, uno viene dall’Amazzonia. Ma questa non è solo una questione ecologica: i drammi sociali generati da tale abuso selvaggio stanno sconvolgendo popolazioni indifese, lasciate in balia della legge del più forte.

Sorella Universale. Suor Luisa dell'Orto: donna, filosofa e martire

Lucia Capuzzi

«Suora, donna e filosofa», come è stata definita, Luisa Dell’Orto, lecchese di 65 anni, è stata uccisa ad Haiti nella capitale Port-au-Prince, dove operava da vent’anni. Piccola sorella del Vangelo di Charles de Foucauld, insegnante di Storia della Filosofia e Dottrina Sociale della Chiesa, suor Luisa è stata la colonna portante di Kay Chal, “Casa Carlo”, sorta in un sobborgo poverissimo, costruita grazie ai fondi raccolti da Caritas italiana con la maxi-colletta del 2010, promossa dalla Conferenza episcopale italiana. Il presente volume è il primo a ricostruire la straordinaria avventura umana, cristiana e intellettuale di suor Luisa, offrendo una sintesi originale del senso della missione oggi nei Paesi più poveri. Sono raccolti anche alcuni scritti di suor Luisa, che mostrano la ricchezza e profondità della sua testimonianza.

Della mia guerra, della mia pace

Anna Prouse

“Della mia guerra, della mia pace”, è un appassionante romanzo autobiografico che lascia il segno. Il ritratto di Anna Prouse, una donna in prima linea, dal destino complesso e insolito, metafora di vita di tante altre figure femminili che lottano quotidianamente ai quattro angoli del pianeta. Da sempre sulla linea di fronte in scenari complessi: da reporter ha assistito all’11 settembre in Iran e ha poi diretto un ospedale da campo a Baghdad – per la Croce Rossa – durante la Seconda Guerra del Golfo. E’ stata scelta dal generale americano David Petraeus come capo della ricostruzione di una provincia nel Sud dell’Iraq, uno dei luoghi più pericolosi al mondo.

Noi, Afghane. Voci di donne che resistono ai talebani

Lucia Capuzzi, Viviana Daloiso, Antonella Mariani

Mariam, Zarifa, Madina, Shaza… Donne senza diritti, donne che vivono in prigioni di stoffa, donne che non possono più lavorare né completare gli studi. Donne che nell’Afghanistan dei taleban hanno solo una possibilità per esistere: scomparire. Sono alcune delle oltre quaranta protagoniste alle quali le giornaliste di «Avvenire» hanno dato voce nella campagna #avvenireperdonneafghane svoltasi nei primi mesi del 2023 sulle pagine del quotidiano e online.

Quando muoio, lo dico a Dio. Storie di ordinario estremismo

Barbara Schiavulli

Non c’è un buon estremismo. Quando si supera il confine del buon senso, dei diritti e dei doveri, diventa il male. Che si tratti di un uomo convinto di finire in paradiso e si fa saltare in un ristorante o di un vescovo che impedisce ad una bambina rimasta incinta dopo essere stata stuprata, di abortire. In nome di Dio sono stati compiuti atti orrendi. E quando l’uomo perde, Dio non vince. Una ragazza musulmana colpevole di amare, un ragazzo ultraordosso ebreo che voleva ballare e un cristiano che voleva essere solo se stesso. Tre storie ispirate alla realtà che graffiano le nostre anime.

Burqa Queen

Barbara Schiavulli

La storia di tre donne dopo la riconquista del potere dei talebani in Afghanistan. Layla, Faruz e Farida, sono una giovane sposa, un’ex poliziotta e un’ex insegnante travolte dalle nuove regole del regime e immerse in una violenza senza precedenti da quando l’Occidente ha voltato le spalle alle donne afghane. Per 20 anni si erano rimboccate le maniche per costruire una società civile, ora uccisa, evacuata o nascosta. Le tre arrancano per sopravvivere un giorno dopo l’altro immerse nella disperazione di un genere che gli estremisti stanno cercando di cancellare. Hanno capito che ci sono solo due alternative: soccombere o reagire.

Kabul, crocevia del mondo

Nico Piro

I talebani sono tornati al potere dopo vent’anni di conflitto che gli Stati Uniti e gli occidentali non sono riusciti a vincere nonostante aver investito miliardi e perso migliaia di uomini. Com’è stato possibile? Che cosa è successo nei mesi precedenti alla caduta di Kabul? Che ruolo hanno avuto l’accordo di Doha e la trattativa di Trump? Quanto hanno pesato gli errori del passato che a lungo l’Occidente non ha voluto vedere? Chi riempirà il vuoto lasciato dagli Stati Uniti? Cosa accadrà nel Paese? Chi sono i “nuovi” talebani? Come si finanziano? Hanno un consenso? Se sì, su cosa poggia, oltre alla paura? Che errori ha commesso l’America? Quale il ruolo di Cina e Russia? Un libro per decifrare una delle peggiori sconfitte dell’Occidente.

Maledetti pacifisti. Come difendersi dal marketing della guerra

Nico Piro

«Non sono un medico, non sono un politico, sono un giornalista. Il mio pezzettino, la mia gocciolina, è provare a raccontare la guerra per quello che è: merda, sangue, morte e dolore.» Mentre l’Ucraina brucia, Nico Piro, inviato di guerra per il Tg3, ragiona e scrive in queste pagine, con penna affilata, della vendita del “prodotto-guerra” da parte dei politici e del loro apparato mediatico, disperatamente impegnati a piazzare il conflitto a un’opinione pubblica che non ne vuole sapere nulla ed è schierata – lo dicono i sondaggi – con la pace. Di fronte alla violenza verbale degli opinionisti con l’elmetto, al sorgere di un pensiero unico bellicista, lo scopo di questo pamphlet è smontare la narrazione della guerra che ci stanno spacciando come male necessario dall’alto valore morale.

Afghanistan missione incompiuta (2001-2015). Viaggio attraverso la guerra in Afghanistan

Nico Piro

Tra ipocrisie, bugie, omissioni e militari mandati a combattere un conflitto senza poterlo chiamare guerra. Che cosa è successo davvero in uno dei Paesi più belli e dannati del mondo? Che cosa ci siamo lasciati dietro in Afghanistan? La produzione di oppio ai massimi storici, una ricostruzione mai decollata, la “nuova” classe dirigente diventata tra le più corrotte al mondo, i talebani sempre più forti, le trattative di pace allo stallo, il governo “democratico” sull’orlo del collasso, un flusso inarrestabile di rifugiati in fuga da un conflitto che dura ormai da quasi quattro decenni. Sullo sfondo un Paese ricco di tesori archeologici e di una storia millenaria, la cui immagine è stata troppo spesso ridotta a bombe e pascoli di capre.

La meccanica della pace

Elena Pasquini

Esiste una meccanica della pace e questo è il suo racconto, il racconto di chi è riuscito a negoziare un accordo, a far cessare la violenza anche solo per un breve tratto di tempo o a contribuire alla riconciliazione, di chi ha fatto incrociare i coltelli a due comunità in lotta. Dall’Etiopia al Congo, dall’Ucraina alle Isole Marshall, la giornalista Elena Pasquini ricostruisce in queste pagine – anche tramite la diretta testimonianza dei protagonisti – negoziati e accordi che hanno permesso, in tempi recenti, di far cessare le ostilità, svelando meccanismi, dinamiche, processi.
Fare la pace è dolorosa pazienza che una vittoria militare non garantisce. Pace compiuta o parziale, che inizia quando si accoglie l’esistenza dell’altro, il nemico, e dove «nessuno vince tutto e nessuno perde tutto».

Voci dall'Hazaristan. Storia del popolo hazara fra discriminazione, marginalizzazione sociale e massacri etnici

Claudio Concas

Incastonato tra montagne altissime e impervie, nel cuore dell’Afghanistan, l’Hazaristan è una terra magica, crocevia millenario di invasioni, conquiste e migrazioni di popoli. È, però, una terra che sanguina per la sofferenza della propria gente, gli Hazara, costretti a vivere in un regime di marginalizzazione sociale e discriminazione fin dall’istituzione della monarchia afghana, nel 1747. Voci dall’Hazaristan è un saggio che si propone di ricostruire la vicenda storica degli Hazara attraverso la narrazione di passaggi fondamentali del conflitto con la monarchia Afghana: dall’inizio del genocidio Hazara nel 1890 a opera dell’emiro di ferro Abdur Rahman Khan, alla terribile epoca della pulizia etnica attuata dai Talebani, per arrivare alla tragica nuova caduta di Kabul del 15 agosto 2021.

Bazar Mediterraneo

Alberto Negri

Quello di Alberto Negri non è un itinerario solo geografico e storico, ma è un ritratto sentimentale delle principali città del Mediterraneo del sud, città che improvvisamente diventano persone, amanti di una notte o di una vita, dai quartieri come corpi e i palazzi come volti, con le loro grinze e le loro ferite impossibili da rimarginare. Lo sguardo del reporter si confonde con l’afflato dello scrittore, la storia collettiva, con i suoi protagonisti – letterari, politici, militari – si intreccia agli aneddoti degli uomini e delle donne di passaggio, i pensieri più intimi si alternano alle visioni geopolitiche consegnando alla nostra letteratura di viaggio una pagina appassionata e commovente, scritta sulla Sponda sud di un Mediterraneo che ci siamo rassegnati a guardare come al mare degli “altri”.

Il musulmano errante. Storia degli alauiti e dei misteri del Medio Oriente

Alberto Negri

Il musulmano errante racconta riti e credenze degli alauiti ripercorrendo una storia di oltre mille anni fino alla tragedia della guerra civile siriana e all’assedio di Aleppo. È una vicenda in gran parte sconosciuta e segreta perché i seguaci di questo ramo esoterico dell’islam sono stati a lungo considerati dei miscredenti dagli altri musulmani e hanno vissuto nascosti e ai margini del Medio Oriente fino all’ascesa al potere nel secolo scorso del clan degli al-Assad in Siria. L’autore incrocia la lettura di testi antichi e ignorati, i racconti e i frammenti di una storia sotterranea, volutamente occultata ma di bruciante attualità, grazie a oltre trent’anni di ricerche e incontri sul campo, in un viaggio tra Siria, Iran, Iraq, Afghanistan, Libano, Palestina, Kurdistan, Turchia, Egitto, Nordafrica, che forse è ancora destinato a continuare.

Sui sentieri del jihad: Viaggio nel fondamentalismo islamico

Giovanni Porzio

Giovanni Porzio ha iniziato a viaggiare nel mondo arabo quando era ragazzo, e poi è diventato reporter, come giornalista e fotografo, dalle aree più calde del pianeta. In questo libro ci racconta la storia dell’Islam più estremo, le responsabilità dell’Occidente, i kamikaze e il terrorismo, la povertà, il regime dei califfi e dei taliban, la condizione delle donne. La nascita, l’ideologia, l’espansione, le ramificazioni dell’internazionale jihadista in un libro in cui s’intrecciano cronaca, personaggi politici, narrazioni di viaggio, incontri con profughi, anziani, donne e bambini: le vittime di tutte le guerre. Un viaggio nell’universo del jihad e del fondamentalismo islamico, per comprendere in profondità una delle polveriere della nostra epoca.

Un dollaro al giorno. Eppure sono vite

Giovanni Porzio

A tutt’oggi, un miliardo di esseri umani vive con un dollaro al giorno. Più di 3 miliardi con meno di 2,5 dollari. Un miliardo di persone non sa né leggere né scrivere. Sono stati questi sconcertanti dati a indurre Giovanni Porzio a creare un racconto in presa diretta, la cronaca di un viaggio al termine della notte lungo l’Asia, l’Africa, il Medio Oriente e l’America Latina. Obiettivo, concentrare almeno una volta i riflettori su quella parte di umanità che i mezzi di informazione e la superficie delle coscienze del Primo mondo eludono: i bambini di Gaza senza sogni, i drogati che dormono nei contrafforti di pietra del fiume Kabul, le schiave del sesso di Dharamganj.

Cronache dalle terre di nessuno. Sedici anni da inviato sulla linea del fuoco. Guerra, informazione, propaganda

Giovanni Porzio

Guerra e informazione. Un binomio conflittuale e difficile, perché l’informazione vera, secondo l’autore, non piace a chi fa le guerre. Il paradosso dell’era della comunicazione globale e delle notizie in tempo reale, del dominio dei grandi network televisivi, è che non si è mai stati così lontani dalla guerra, dalla reale linea del fronte. Giovanni Porzio, che ha trascorso gli ultimi venticinque anni sui fronti più caldi di Medio Oriente, Africa, Asia e Balcani, è stato testimone di quello che racconta. Dai deserti africani alle montagne afghane, svela i meccanismi occulti della propaganda e della disinformazione, in una riflessione sul mestiere dell’inviato “sulla linea del fuoco” che è anche un’indagine sul ruolo dei media.

L'ombra del nemico. Una storia del terrorismo islamista

Marta Serafini

Il fantasma nero di Daesh ha seminato il terrore nel mondo mostrandosi incomprensibile e sempre pronto a rigenerarsi. Marta Serafini racconta i cinque anni che separano l’ascesa del califfo Abu Bakr Al Baghdadi a capo del sedicente Stato islamico dalla sua recente uccisione, portando il lettore sul campo, sotto le bombe, tra le macerie di città annientate e di un’umanità abbandonata dalle autorità internazionali. Dagli attentati in Europa ai campi dei rifugiati in Medio Oriente, dalle navi di salvataggio delle ong ai centri di detenzione per i bambini soldato del jihad. In ogni incontro, in ogni analisi, l’autrice cerca di dare voce a chi non ce l’ha, alle donne massacrate, ai bambini senza futuro, alle vittime su cui i riflettori dei media si sono spenti da tempo. Senza dimenticare che, per comprendere davvero, bisogna ascoltare anche chi è considerato carnefice, come i minori arruolati dall’Isis o le giovani donne occidentali pronte a lasciare tutto per combattere in Siria.

Involontaria. Avventure umane e umanitarie

Susanna Fioretti

Susanna Fioretti racconta missioni umanitarie intrecciate a vicende personali, facendo emergere tra le righe le differenze tra il “nostro” mondo e quello islamico. C’è passione e una vena d’ironia nel modo in cui descrive il lavoro che, per oltre dieci anni, l’ha tenuta lontana da amici e parenti, soprattutto dai figli le cui mail entrano ed escono dalle pagine del libro, insieme a ricordi di un’agiata vita romana e avventure ecologico-sentimentali in un’isola greca alla Durrell. Spesso le rinfacciano: “tutti bravi a occuparsi dei bambini indiani ma ai nostri vecchi chi ci pensa”, e lei stessa s’interroga sulla sua scelta, le sconfitte subite, i limiti della burocrazia umanitaria. Perché “cooperando” si diventa responsabili di vite molto fragili, eppure dotate di una forza esemplare. È nello scambio che sta uno dei sensi dell’azione umanitaria, in cui a volte si prende più di quanto si dà.

Quattro al secondo

Susanna Fioretti

Sulla Terra nascono quattro bambini al secondo. Un dato reale, che dà spunto al racconto della vita di cinque bambine nate contemporaneamente, in luoghi in tutti i sensi lontani uno dall’altro: Nanyang, in Cina, una sperduta zona dell’Afghanistan, una città della California, un villaggio tribale del Sud Sudan e una barca di profughi alla deriva nel Mediterraneo. Una delle neonate viene uccisa appena vede la luce, vittima della politica cinese di controllo demografico. Delle altre si narrano le vicende dal 1993, anno della nascita, al 2012. Ma esiste un invisibile filo che lega le storie delle protagoniste. Vite parallele di bambine e giovani donne in contesti molto diversi. Un libro su caso e destino, che mostra quanto peso ha il dove, come e da chi si nasce e si cresce.

Exit Tragedy. Pensare che volevamo la pace per l'Afghanistan

Maria Clara Mussa

L’Afghanistan oggi è tornato nella morsa del buio talebano. Le donne sono le prime vittime, ripiombate nel terrore, sottomesse, isolate, trucidate. Dopo venti anni di guerra, sostenuta dalla coalizione internazionale fin dal 20 dicembre 2001, a seguito della decisione del Consiglio di sicurezza dell’ONU, i Paesi occidentali si sono ritirati, chi più chi meno, prendendo atto di un colossale fallimento.

La libertà e i diritti umani sembrano oggi ancora più lontani di quanto non siano mai stati prima.

Ventuno. Le donne che fecero la costituzione

Romano Cappelletto, Angela Iantosca

Chi sono le ventuno donne che hanno contribuito all’elaborazione della Costituzione italiana? Quali sono le loro storie, la provenienza, le battaglie che hanno portato avanti, sacrificando spesso la vita privata e la propria famiglia in nome di un bene comune? Questo libro prova a raccontarlo attraverso le loro stesse voci, con una narrazione in prima persona che restituisce ai lettori la passione di chi ha partecipato alla ricostruzione di un Paese appena uscito da una devastante guerra. Il testo, rivolto agli studenti delle scuole secondarie di I e II grado, intende ricordare quelle figure, spesso dimenticate, che hanno lottato senza mai tirarsi indietro e mostrare quanta strada ci sia ancora da fare, oggi, per attuare i princìpi e le battaglie di ieri.

Onora la madre. Storie di 'ndrangheta al femminile

Angela Iantosca

Come è cambiato il ruolo della donna nella ‘ndrangheta dai primi del Novecento a oggi? Da questa domanda prende le mosse il libro che mette in luce come a una iniziale presenza femminile, a un iniziale coinvolgimento nei processi, sia seguita la sua scomparsa dagli atti giudiziari sino ad arrivare al suo recente ritorno. Quello che si compie è un viaggio in quella Calabria sconosciuta che si declina al femminile, attraverso i documenti, i riti, le tradizioni, la fede, le parole dei pm, degli storici, della gente, per arrivare ad affermare che la donna, da sempre, è asse portante della ‘ndrangheta perché, nei decenni, nascosta all’ombra delle case, è lei che ha nutrito, tramandato, gestito una delle organizzazioni criminali più potenti del mondo.

Bambini a metà. I figli della 'ndrangheta

Angela Iantosca

Della ‘ndrangheta, degli uomini e delle donne che ne fanno parte si sa molto di più rispetto al passato. Ma c’è una grande lacuna, ieri come oggi, e riguarda i figli. Bambini cresciuti in un clima di violenza, omertà e sopraffazione: uno sfondo costante, un destino già stabilito, al quale difficilmente possono opporsi. Bambini che invece di giocare vanno a trovare il padre nascosto in un bunker, invece di sbucciarsi le ginocchia imparano a sparare. Bambini che poi crescono e, a 14 anni, non corteggiano le amiche a scuola, ma vengono affiliati con il rito del battesimo per poter diventare futuri uomini d’onore. Ma come vivono da giovani mafiosi? C’è chi è affascinato dal potere, chi cresce convinto che sia la violenza l’arma giusta, e la padroneggia senza battere ciglio; ma c’è anche chi rinnega la scia di sangue che il proprio nome si porta dietro. Come aiutarli? È difficile entrare nei loro pensieri, comprenderne esigenze, intime necessità e desideri inespressi. Ma una domanda è d’obbligo: se conoscessero un altro modo di crescere cosa accadrebbe? E cosa è accaduto a chi ci ha provato?

La guerra nascosta. L'Afghanistan nel racconto dei militari italiani

Massimo De Angelis, Giampaolo Cadalanu

La missione era nata da subito all’insegna dell’ipocrisia: «Siamo intervenuti in difesa di un alleato NATO dopo l’11 settembre», mentirono i politici. L’attacco all’Afghanistan fu invece parte dell’operazione Enduring Freedom, a iniziativa americana, non autorizzata dall’ONU. La NATO subentrò solo più tardi. Numerosi ‘operatori’ della fantomatica TF-45 raccontano nei particolari le operazioni di guerra, portate a termine spesso senza poter contare sul supporto degli aerei italiani. In vent’anni di intervento la guerra ha portato con sé corruzione, ruberie, appetiti economici, tradimenti. E il bilancio è uno solo: la situazione in Afghanistan è peggiorata.

Perdersi in Europa senza famiglia. Storie di minori migranti

Cecilia Ferrara, Angela Gennaro

Attualmente ci sono in Italia più di 20mila minori stranieri non accompagnati (MSNA): sono soprattutto ragazzi adolescenti. È uno dei numeri più alti mai registrati dal 2015. In questo libro Ferrara e Gennaro, due giornaliste del gruppo Lost in Europe, un pool di 28 giornalisti di 14 Paesi, recuperano le storie di ragazzi e ragazze, anche molto piccoli, troppo spesso invisibili in Europa. Un lavoro di giornalismo investigativo e collaborativo per rispondere ad alcune cruciali domande: quali sono le rotte che utilizzano i minori stranieri non accompagnati per raggiungere l’Europa? Quali sono i pericoli che corrono? L’Unione europea è davvero in grado di accoglierli e proteggerli? Storia dei numeri e delle istituzioni, reportage dal Mediterraneo centrale e dai confini tra Italia e Francia, il caso della Bosnia e della Grecia, il contrabbando di minori dal Kosovo, l’inchiesta sui bambini vietnamiti trafficati, gli orfani ucraini contesi e la situazione nelle maggiori città italiane con testimonianze sul campo.